lunedì 27 giugno 2011

Il McLuhan odierno

Riporto anche qui il commento alla pubblicazione di "Aforismi e profezie" che mi ha chiesto la rivista MediaDuemila per la sua newsletter.


L’opera di selezione, classifica e revisione degli aforismi ha comportato tre anni di lavoro e si è rivelata più faticosa di quanto inizialmente ipotizzato. Tuttavia, il risultato finale ripaga ampiamente il tempo impiegato, dando alle stampe la prima raccolta completa in lingua italiana degli aforismi di Marshall McLuhan, un prezioso mosaico di oltre 800 frammenti che appare per la prima volta in tutto il suo splendore. All’interno delle pagine del libro, l’esteso e variopinto pensiero di McLuhan appare intensamente mobile, spesso incompiuto, a volte contraddittorio, mentre è intento a utilizzare iperboli e paradossi per disegnare immagini assolutamente affascinanti. Il volume, edito da Armando Editore nella collana diretta dal prof. Abruzzese, raccoglie citazioni che provengono soprattutto dalle principali opere di McLuhan. Ogni capitolo si apre con un meta-aforisma e propone i successivi pensieri raggruppati per temi (ad esempio, il denaro, il consumo, la moda, la pubblicità, la televisione, eccetera).

Forse McLuhan avrebbe optato per un accesso casuale ai suoi aforismi, confermando il suo stile originale e orgogliosamente anti-accademico. Eppure il raggruppamento delle citazioni per tema e opera agevola l’accesso alle sue tesi. Riferendosi agli anni di pubblicazione delle opere originali, il volume ristabilisce un percorso di riflessione che gli studiosi italiani hanno avuto difficoltà a seguire, poiché le edizioni italiane delle opere furono pubblicate in ritardo e senza rispettare la sequenza di produzione. In particolare, la prima importante opera (La sposa meccanica, scritta nel ‘51) arrivò in Italia solamente nell’84, quando già molti nostri intellettuali avevano accusato McLuhan di essere un “integrato”, cioè di sostenere acriticamente il progresso tecnologico. Accusa che avrebbe perso consistenza se paragonata al durissimo attacco alla società dei consumi che rappresenta La sposa meccanica.

Oggi, che tutti gli studiosi di comunicazione riconoscono il valore fondamentale delle tesi di McLuhan, è anche diffusa una forte attrazione per gli aforismi e le profezie del professore canadese. Uno dei motivi di questo fascino sta, senz’altro, nella concisione del genere e nella sua capacità di concentrare idee complesse in testi concentrati. Ma sicuramente c’è anche l’adattabilità di questi frammenti di conoscenza alle menti odierne, abituate da Google e da Wikipedia a pensare in maniera ipertestuale.
Lo segnala Derrick de Kerckhove proprio nella postfazione che chiude il libro: “Oggi le persone trovano che le sequenze di frasi scollegate siano perfettamente accettabili come modalità di conoscenza. E utilizzano Google come un infinito ipertesto. McLuhan è perfetto per i nostri tempi, perché il suo stile è più adatto alla predisposizione mentale dei lettori di oggi che di quelli del suo tempo”.

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