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venerdì 6 gennaio 2012

Se la compliance è cultura

L'impegno professionale in ABI [ABIFormazione, in particolare] mi consente di approfondire i cambiamenti culturali che le persone impegnate nelle banche italiane stanno vivendo già da qualche anno. Molto interessante, in tal senso, ciò che sta accadendo rispetto al tema del rispetto delle regole poste a tutela dei clienti.
Tecnicamente si parla di 'compliance' ma di certo è un tema culturale.
Ho scritto a tal proposito un articolo, pubblicato dalla rivista digitale 'Compliance Normativa', che ho aggiunto alle pubblicazioni citate nella pagina 'Articoli'.
L'articolo:
- Se la compliance è cultura

sabato 12 febbraio 2011

due temi

Nei post che pubblico su questo blog non intendo parlare esclusivamente di televisione ma, più in generale, dei vari temi che ho approfondito circa la comunicazione e la formazione mediate dalle nuove tecnologie.
Sono i temi che tratto nelle pubblicazioni citate o direttamente consultabili sul sito www.marcopigliacampo.it
Tuttavia, mentre sul sito aggiungerò quando possibile articoli e saggi sui diversi temi, qui intendo scrivere soprattutto riguardo due materie:
- ciò che vedo "Sullo Schermo" televisivo per esaminarlo, commentarlo, cercando di sensibilizzare sulla necessità di una fruizione critica dei media di massa, in particolare dell'informazione televisiva;
- ciò che trovo nel "Mosaico" di Marshall McLuhan, sul quale - nell'anno in cui si celebra il centenario della nascita - ho preparato una pubblicazione (al momento ancora inedita) che raccoglie aforismi e profezie dai suoi libri più noti.

venerdì 11 febbraio 2011

incipit

Jean-Luc Godard amava dire che "il cinema è il cinema", evocando la sua capacità di forgiare opere nel senso proprio del termine, testi compiuti, il cui significato - più o meno evidente - è interamente compreso nelle loro forme e contenuti.
Fra le qualità televisive che più mi affascinano, invece, c'è l'irriducibile capacità di non trasmettere nulla.. o meglio nulla che possa essere equiparato a un'opera, un testo compiuto che possa essere recepito, delimitato ed esaminato in quanto tale.
Il cosiddetto "programma" è un surrogato, una “illusione di opera” che fu introdotta per facilitare la lettura della televisione da parte di spettatori inesperti. Il suo unico prodotto è il flusso: colorato, variegato, senza soluzione di continuità, che pretende di interagire con il telespettatore (o la sua ipotesi) per poter forgiare i propri significati.
E' uno schema di fruizione assolutamente innovativo, rispetto ai media precedenti alla tv, che ha anticipato alcune caratteristiche dei media digitali e che oggi può essere importante identificare ed esaminare appieno.
Conto di dare un contributo con questo blog.. il cui titolo non considero una tesi da dimostare ma un punto di vista da cui partire:
LA TV NON E' LA TV.