venerdì 24 maggio 2013

L'umanità intera come pelle


Ciò che più ha stupito di quanto accaduto mercoledì a Londra, dove due giovani inglesi di origine nigeriana hanno ucciso un militare britannico, non è tanto l'efferatezza del delitto quanto l'atteggiamento dei due assassini. Hanno agito, prima e dopo l'omicidio, come se il loro quartiere di periferia fosse una ribalta mondiale, come fosse assolutamente plausibile uccidere un ragazzo di Woolwich per la causa internazionale dell'islamismo militante.
Lo ha sottolineato oggi Repubblica con un commento di John Lloyd, secondo cui "questi uomini vivono in Gran Bretagna, ma la loro vita mentale e spirituale è globale, si nutre di immagini e testi trovati in Internet, è incorniciata dal sogno di una Jihad così potente da poter spalancare le porte a un califfato globale. Questa visione millenaria è profondamente estranea a un Regno Unito in gran parte irreligioso, dove tutto ciò pare esclusivamente stravagante. Ma proprio questo conferisce loro una forza diabolica."

Le stesse cose si potrebbero dire dei fratelli americani, di origine cecena, protagonisti dell'attentato alla maratona di Boston. Giovani uomini che sono mediamente più acculturati e tecnologicizzati di coloro che vivono nello stesso quartiere (nonostante la diffusione degli smartphone, gran parte delle persone non utilizzano il web oltre i servizi più noti), ma che soffrono della propensione ad essere fortemente impressionabili da tutto quanto rappresentato sulla scena mediatica globale. La ragnatela del sistema mediatico mondiale li ha come catturati ed è nel delirio del sentirsi vittime che cresce l'idea di un atto terroristico: non più solo spettatori ma attori protagonisti. Non a caso, uno degli assassini di Londra chiede immediatamente di essere registrato da uno smartphone, conscio che sarà visto ovunque, aprendo personalmente la finestra del mondo su di lui.

L'effetto di tutto ciò è una sorta di dissociazione spazio-temporale tra la realtà 'vicina' e quella 'lontana', che la sensibilità di questi uomini distorce e inverte sistematicamente fino a convincerli che possono fare molto di più per il popolo afgano che per la signora del piano di sopra. Diceva McLuhan che "nell'era elettronica avremo l'intera umanità come nostra pelle" e in qualche modo fatti come questi ne sono una conferma, la speranza è viverne presto anche il lato positivo.

Nessun commento:

Posta un commento