domenica 7 ottobre 2012

Il tragico eastwoodiano ..nella nostra vita.

Dalla visione di un film (un bel film) possono arrivare suggestioni notevoli..
Vi riporto qui il brano di una recensione del film "Gran Torino" di Clint Eastwood, scritta da Flavio De Bernadinis per 'Segnocinema'.
<< Il tragico eastwoodiano. Questa anarchia reazionaria trova oggi tutti d’accordo. Riformisti conservatori e riformisti progressisti. Nostalgici della rivoluzione e riformisti progressisti. Individualisti borghesi e volontari del sociale. Credenti e non credenti. Potenti e diseredati. Illuminati della ragione e integralisti della superstizione.
È il vuoto reazionario che esclude i sistemi di pensiero possibili. È il vuoto anarchico che alimenta un sistema di pensiero libero, ovvero libero da ogni possibile via d’uscita o salvezza. Che non si possa andare da nessuna parte è il sollievo della società post-politica contemporanea. Finalmente l’altrove è abolito. Nella “libertà senza possibilità”, infatti, consiste il mondo in cui oggi si vive. Il mondo è “libero” e al tempo stesso “senza alcuna possibilità di salvezza”.
L’artista, allora, coglie l’esistente e lo ratifica nel segno dell’individualismo “istituzionalmente” anarchico e “positivamente” reazionario. E così fan tutti, ma proprio tutti, progressisti e conservatori, populisti e barricaderi, pacifisti e belligeranti, fedeli ed infedeli, felici e contenti. >>

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